Riprendiamo dal sito Le città come beni comuni un bel report dell'iniziativa di sabato scorso La Zucca: un giardino di alberi, storie e memorie, buona lettura!
Grande successo per l’iniziativa di sabato 9 novembre; “La Zucca: un giardino di alberi, storie e memorie” organizzata da un gruppo di cittadini, comitati e associazioni nel contesto del progetto “Le città come beni comuni”. I bimbi armati di pennelli e colori hanno ricoperto le brutte scritte recentemente apparse sul variopinto muro che delimita il parco, mamme e papà hanno allestito una ricchissima mostra che ricorda la storica battaglia delle mamme verdi e che ha portato alla realizzazione del giardino, mentre i più “anziani” hanno ripercorso in una passeggiata pubblica l’avvincente storia di una delle aree verdi più frequentate di Bologna. Cittadini di ogni età, insomma, attivi, in occasione di un nuovo battesimo del parco, che ha visto l’assegnazione ufficiale di questo nome all’area, la ripulitura dei muri dai graffiti e un ricco programma di iniziative volte a ripercorrere la memoria di questo luogo. Il decoro, la vivibilità ma soprattutto memoria sono infatti i beni comuni che questi cittadini hanno deciso di contribuire a gestire e tutelare. Alla presenza dell’Assessore Luca Rizzo Nervo, del Presidente di Quartiere Daniele Ara, di Daria Bonfietti dell’Associazione Familiari Vittime di Ustica, del Presidente di Ancescao Bologna Paolo Bernagozzi e dei rappresentanti delle altre realtà territoriali coinvolte nel progetto sono stati scoperti i due nuovi cartigli che presentano la storia e l’identità del giardino La Zucca: il testo, scritto sulla base di alcune ricerche storiche dai cittadini stessi, è stato tradotto in diverse lingue da volontari del quartiere, data la forte componente interculturale dell’area, e queste particolari “indicazioni storiche” sono state installate ai due ingressi del parco. Il Quartiere ha contemporaneamente lavorato perché il nome Giardino La Zucca, una denominazione da tantissimi anni d’uso abituale per indicare l’area, fosse registrato anche presso la toponomastica. “Comune e Quartiere” hanno commentato le istituzioni “stanno facendo il massimo, nel contesto del progetto Le città come beni comuni, per facilitare il più possibile il preziosissimo lavoro dei cittadini attivi storicamente presenti sull’area: a loro va il più grande grazie per il loro impegno costante e quotidiano”. Nelle prime ore del mattino, bimbi e genitori avevano lavorato alla ripittura del muro parco, dei colori della pace, tornato a tutto il suo splendore in tempo per l’inaugurazione. La mattinata è proseguita nella Sala Imbeni del Centro Montanari con un racconto a più voci della storia del Giardino La Zucca, che ha visto tra i protagonisti Silvana Zucchello del Centro Montanari, Paolo Mezzetti di TPER, Daria Bonfietti e gli ex presidenti del Quartiere Navile Claudio Mazzanti e Valeria Ribani. Accanto all’incontro una mostra inedita di materiali giornalistici che ricostruivano la vicenda delle Mamme Verdi, presenti anche con una rappresentate all’incontro: la mostra è stata curata dal Comitato Mettiamo in Moto la Zucca in collaborazione con Storie in Movimento. Tutte le attività sono state curate ed offerte dai cittadini in sinergia con l’amministrazione, in particolare dalla ricchissima rete composta da Quartiere Navile, Comitato Mettiamo in Moto la Zucca, Museo per la Memoria di Ustica, Associazione Parenti Vittime della Strage di Ustica, Fondazione Villa Ghigi, Centro Sociale Montanari – Ancescao, Storie in Movimento e Tper.
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