venerdì 8 novembre 2013

Ridipingiamo il muro della Zucca!


Una settimana fa ignoti hanno imbrattato il muro dipinto nello scorso maggio da decine di bambine/i alla Zucca e che in questi mesi era diventato una sorta di tratto distintivo del Parco, tanto che proprio una foto del muro mentre viene dipinto era stata l'immagine scelta (e che noi riproponiamo) per illustrare il Parco della Zucca nel sito del progetto Le città come beni comuni. Di seguito pubblichiamo il volantino, in forma di "lettera aperta agli imbrattatori" che abbiamo scritto e fatto circolare nei giorni seguenti. Scrivevamo che avremmo presto ridipinto il muro: lo faremo domani mattina, alle ore 9, prima dell'inizio dell'iniziativa La Zucca: un giardino di alberi, storie e memorie. Vi aspettiamo con pennelli e pennellesse! Nell'attesa buona lettura della nostra lettera aperta agli imbrattatori

Ci rivolgiamo direttamente a voi imbrattatori del muro colorato per esprimere il nostro dispiacere e la nostra indignazione per il vostro gesto incivile e inutile. Forse non sapete che il muro colorato del Parco della Zucca è stato dipinto da decine di bambini in un gioioso mattino di maggio dell’anno scorso. Il muro non solo ha abbellito in questi mesi il parco ma è diventato l’orgoglio di chi, bambini e grandi, lo ha colorato e che da allora lo ha vissuto come il proprio muro, ognuno ricordando il colore che ha pennellato. Eravamo anche fiduciosi che un muro così bello non potesse essere imbrattato come qualsiasi altro muro. Così fino a venerdì scorso, quando i nostri bambini ci hanno chiesto: “Chi ha scritto sul muro? Perché hanno scritto sopra il giallo?”. Ecco: perché? Ai bambini si risponde: “Perché esistono persone maleducate e vigliacche.” Maleducate perché non rispettate le cose e il lavoro degli altri; vigliacche perché non avete firmato e quindi non vi siete assunti la responsabilità non solo del vostro gesto incivile ma neanche dei messaggi di protesta e rabbia che credete di trasmettere. Noi, insieme a chi vorrà aiutarci, vogliamo dipingeremo nuovamente il muro.

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