martedì 13 agosto 2013

Il flagello delle cicche e il dilemma del Comune

Il flagello delle cicche e il dilemma del Comune, è il titolo di un articolo pubblicato ieri dal Corriere di Bologna che ringraziamo infinitamente per l'attenzione e la visibilità data a un tema che sta particolarmente a cuore al nostro comitato. Di seguito l'articolo, buona lettura!

Hanno provato in tutti i modi a tenerlo pulito, a sensibilizzare gli utenti, a usare metodi alternativi di raccolta. Ma non c’è stato niente da fare. I cittadini che aderiscono al comitato «Mettiamo in moto la Zucca», che da due anni si adoperano volontariamente per tenere pulito il parco del museo della memoria di Ustica, le cicche proprio non riescono a «estirparle».
Loro puliscono continuamente, distribuiscono bustine ignifughe dove mettere i mozziconi, mettono cartelli «educativi», ma i mucchi di cicche ritornano. A nulla sono valse le ripetute richieste al Comune perché metta nel parco dei posacenere. «Da due anni proviamo a combattere il fenomeno delle cicche — dicono dal comitato — ma non siamo ancora riusciti a trovare una soluzione con l’amministrazione». I residenti avrebbero provveduto volontariamente a mettere dei cestini per la raccolta, ma non è possibile, non hanno ottenuto il permesso. «Ma anche il Comune non può mettere dei cestini appropriati», dicono. Alla Zucca, come in tutti i parchi.
In realtà non è vero che il Comune non possa metterli. Il Comune non vuole, per ora. L’assessore all’Ambiente Patrizia Gabellini, più volte consultata dal comitato sulla questione delle cicche al parco della Zucca, spiega che sui posacenere nei parchi c’è un vero e proprio dilemma a Palazzo d’Accursio: «Se li mettiamo, incentiviamo o meno il fumo? È in corso la discussione, anche perché siamo consapevoli che quello dell’inquinamento prodotto dalle cicche è un problema serio. Dare una risposta al comitato del parco della Zucca, significa darla a tutti i parchi della città, dove per scelta non abbiamo messo i bidoni con i posacenere». In ogni caso l’amministrazione una verifica con Hera l’ha già avviata. «Vediamo intanto cosa può costare mettere i bidoni con i posacenere — dice Gabellini — e poi faremo una valutazione. Ho inoltrato la richiesta di preventivo a Hera, quando arriva decideremo cosa fare e se eventualmente siamo in grado di sostenere la spesa». Ma il dilemma dell’amministrazione è anche un altro: «Il problema dei posacenere attaccati ai cestini dell’immondizia — dice Gabellini — è che vengono sbullonati e portati via. Servono quei bidoni che hanno un corpo unico che include il posacenere e probabilmente il costo è troppo alto».
Il presidente del Navile, Daniele Ara, che ha seguito tutta la vicenda insieme al comitato della Zucca, una soluzione l’avrebbe già: «Io sono per mettere i posacenere nel parco: inizierei a sperimentare come va con quelli, ma capisco anche le perplessità del Comune che teme in questo modo di incentivare il fumo. Una discussione sui parchi in città va aperta perché il problema dell’inquinamento da cicche c’è» (Dal Corriere di Bologna, 12 agosto 2013).